Chi siamo

Equal Future 2018 è una campagna umanitaria internazionale che cerca di cogliere un momento storico per sensibilizzare il mondo sul danno fatto ai bambini e ai giovani quando viene data la sensazione che essere LGBT sarebbe una sfortuna o una delusione.

Abbiamo organizzato una campagna determinata, che però non si riduce alla rabbia o alla condanna. La nostra campagna vuole trasmettere speranza ed ottimismo, cercando il rispetto e la dignità.

Nel suo impegno di sensibilizzazione, Equal Future 2018 mira ad un immediato cambio di comportamento.

I NOSTRI OBIETTIVI

  • Aumentare la consapevolezza di quanto danno viene fatto ai bambini e ai giovani quando viene data la sensazione che essere LGBT è una sfortuna o una delusione
  • Cambiare il comportamento come conseguenza di tale consapevolezza in modo che, in tutto il mondo, il danno si arresti
  • Aiutare i vertici della Chiesa cattolica a comprendere il danno che viene fatto prima del loro incontro globale e a farli fare la loro parte nel cambiare

La campagna si avvale del momento unico fornito dalla Chiesa cattolica, un’organizzazione globale con rappresentanza all’ONU, attraverso il Sinodo sui giovani dell’ottobre 2018.

La Chiesa ha chiesto il feedback di individui di tutte le fedi, anche i laici per aiutarli a comprendere le situazioni dei giovani che vivono l’esclusione per ragioni sociali o religiose. La campagna invita il Sinodo a considerare il danno causato come conseguenza dell’insegnamento della Chiesa sui LGBT e a riconsiderare l’insegnamento stesso.

  • Cerchiamo di dare potere alle persone che comprendono il danno che viene fatto e come è fatto, in modo che possano dare voce alle loro storie e che siano ascoltate a beneficio dei bambini di oggi e per il futuro dell’umanità.
  • Riconosciamo che l’attuale insegnamento della Chiesa cattolica contribuisce al senso che essere LGBT sarebbe una sfortuna o una delusione. In quanto istituzione globale, questo impatto è sentito in tutto il mondo da persone sia cattoliche che non cattoliche.
  • Incoraggiamo risposte rispettose alla loro richiesta, in particolare le risposte in cui le persone raccontano la propria storia, perché conosciamo il potere che racchiude ogni vicenda individuale nel cambiare i cuori e le menti e di costringere chi detiene l’autorità.